ART
HOTEL ATELIER SUL MARE
Antonio
Presti, Andrea Purgatorio
Danielle Mitterrand, Cristina Bertelli
La stanza dei portatori d'acqua, 2006
"Io
sono acqua": questa sarà la scritta che il visitatore
all'arrivo troverà sulla porta in diverse lingue. II primo
contatto che avrà con lo spazio sarà dunque quello
di prendere consapevolezza dell'essere acqua, ricordandosi che
il nostro corpo ne è composto per il 70%. E con questa
consapevolezza, il visitatore si avvicinerà alla stanza
come a un luogo di sacralità; entrando avrà la visione
di due spazi nettamente divisi: luoghi della memoria, dell'assenza
e della purezza. Il primo dominato dai toni freddi e metallici,
con un rivestimento in alluminio che evoca l'immagine dell'aridità,
dell'assenza di acqua, amplificata dalle zolle di sale che costellano
la stanza, come un deserto che nega all'umanità il suo
essere acqua. L'altro, totalmente rivestito in rame, è
uno spazio trasformato in conduttore di energia, che il visitatore
attraverserà per giungere all'origine della purezza. In
questa stanza la luce penetrando dalla grande finestra aperta
sul mare, offre allo sguardo un paesaggio di prepotente bellezza.
Alla fine di questo percorso iniziatico, in una grande fonte di
pietra, l'ospite verserà dell'acqua con petali di rose
bianche e foglie di limone. Al risveglio, il giorno dopo, bagnandosi
il viso, ritroverà quel mare infinito, negato dalla stanza
adiacente. Concludendo così la sua azione di consapevolezza,
si impegnerà ad essere un "Portatore d'acqua".
Una notte immersi nel nucleo primordiale dell'essere.