ART
HOTEL ATELIER SUL MARE
Maria
Lai
Su barca di carta mi imbarco, 1993
È
un affascinante viaggio che dalle profondità degli abissi
conduce verso l'infinito dello spazio cosmico, quello creato da
Maria Lai in questa stanza. L'acqua è elemento predominante,
liquido vitale dove si muovono pesci colorati, alghe e altri organismi
marini che affollano le pareti del bagno, dove l'artista ha reinventato,
decorandoli, il rivestimento e i sanitari in ceramica. Il soffitto
è una lastra di vetro cha evoca la sunerfrtia marina. Emergendo
da quel mare, il fruitore approda in un altro spazio che l'artista
ha voluto dedicare alle due isole del Mediterraneo, la Sicilia
e la Sardegna (quest'ultima sua terra natia), evocate rispettivamente
dal blu e dal nero. II fruitore, abbandonandosi sul letto-isola,
può ammirare le costellazioni immaginarie che si specchiano
nel copriletto e le stelle, piccoli elementi riflettenti. Nella
profondità del blu-nero delle pareti spiccano sciami di
stelle e un sole creato da un groviglio di fili metallici, che
è luce ma anche principio, caos da cui è nata la
materia. L'illuminazione molto studiata e i colori intensi contribuiscono
a creare un'atmosfera sospesa tra mare e terra, tra luce e ombra.
Sintesi e punto focale dell'insieme è la pietra spaccata
che racchiude in sé il silenzio e il mistero di queste
due terre.
Una notte per ritrovare in quel buio la luce di una stella, "sfuggendo
per un attimo al mondo della divisione ed entrando nel mondo dell'unità
dove una cosa, una creatura dice all'altra: Questo sei tu".
(Antonio Presti)