Varia2 - Pungitopo

Pungitopo
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SAGGISTICA VARIA
PIANETI DI LUCE
fotografie di Peppuccio e Mimmo Buzzanca
poesie di Lucio Falcone
             

Tre bambini su una scala d’arenaria, vineddivineddi, o sulla spiaggia di Marina di Patti, fanno gioco. «Quando comincia, quando finisce / il gioco non sappiamo, forse / era giorno... », e il gioco non si è fermato: due fratelli, già ragazzi, hanno avuto tra le mani una (una sola) macchina fotografica: il terzo, cugino, ha tentato parole che vogliono diventare poesia. Fogli di fotografia e fogli di poesia che si ricompongono, s’inseguono ora qui, arruffate e confuse, in una memoria che non consente (e non vuole) distinguere di chi è stato lo scatto. «Ma il gioco / è nulla in sé, soltanto ci rende / vigili al secondo e fa / che vibrino le fibre». Consapevoli che fare fotografie non fa fotografi e che scrivere poesie non fa poeti, quanto oggi si offre è solo un dono a se stessi, a quei tre bambini, al ricordo di giorni vissuti insieme, a quell’insieme che adesso ancora continua in questo gioco adulto e miracoloso.
               

Peppuccio Buzzanca è un marinoto del quarantasette. Sa di scienze e di arte. Appassionato di musica o musicologo, ha insegnato non solo chimica ai ragazzi.
Mimmo Buzzanca, fratello di Peppuccio, marinoto del quarantanove, è inventore.
                                       
Lucio Falcone, messinesemarinoto del quarantanove, da quasi quarant’anni ha contratto il vizio dell’editoria.
             

formato 17 x 17 - pp. 104, € 12,00
Matteo Collura
PERDERSI IN MANICOMIO
Fotografie di Tano Siracusa e Lillo Rizzo
Nota di Armando Bauleo

Una drammatica testimonianza sulla follia umana di quanti si dicono «sani» e di quanti sono giudicati malati. Dal «caso Agrigento», una finestra sulla condizione del malato di follia, su una solitudine terribile, su un enorme vuoto dl relazioni, su una specie di desolata allegoria del nulla. «Forse non abbiamo neppure fotografato i "folli", ma soltanto degli uomini e delle donne che si sono perduti in un ex manicomio».

formato 15,5 x 21- pp. 100, Attualmente non disponibile
Michelangelo Mangiapane
MEMORIE DI UN COSTRUTTORE SICILIANO

Un giovane geometra di Furnari sceglie di fare l'imprenditore delle costruzioni all'età di appena 22 anni, senza rendersi conto che quel mestiere si può fare solo con il consenso delle istituzioni politiche e amministrative; non si può fare contro di esse, né si possono cambiare, da soli, i meccanismi perversi che spesso governano i poteri pubblici.
Articoli, relazioni, commenti, riflessioni rappresentano, in questo libro, la testimonianza della lineare ricostruzione dell'autore, della Messina politica ed economica di parte del secolo scorso. I temi affrontati, alcuni dei quali, purtroppo, tristemente ancora attuali, riguardano la complessità del mondo degli appalti pubblici e dell'imprenditoria siciliana. E' la sintesi del pensiero di un uomo, che nel proprio mestiere, fatto con passione ed entusiasmo, ha cercato di puntare sulla qualità, sul valore dei suoi collaboratori e, a suo modo, di denunciare le distorsioni del sistema.
Un imprenditore che, nella sua vita, ha sempre avuto la pessima abitudine di leggere tanto, di comprendere, ma soprattutto di scrivere sui giornali. O almeno ci ha provato.

Michelangelo Mangiapane è nato a Fumari (ME) nel 1939 da famiglia contadina. Il padre, vignaiolo produceva un ottimo vino, col quale riusciva a mantenere tutta la famiglia, che era composta da tre fratelli e una sorella. Il fratello più grande (1932) è stato il fondatore del partito comunista a Furnari nel 1947, ed ha arruolato nel partito tutta la famiglia, sin dagli anni 50; nel 1987 è stato eletto deputato al Parlamento Nazionale. Il fratello Nino, ha seguito la carriera di segretario comunale ed è approdato a Perugia dove risiede tuttora. La sorella Rosa è emigrata in Australia negli anni 50 ed è ritornata a Furnari alla fine degli anni 60. Dopo aver conseguito il diploma di geometra all'Istituto tecnico Jaci di Messina nel 1959, inizia l'attività professionale nel paese di origine. Nel 1961 si iscrive All'Albo Regionale degli appaltatori di opere pubbliche per lavori di importo fino a 200 milioni ed inizia a concorrere alle gare di appalto presso la Cassa per il Mezzogiorno, aggiudicandosi e realizzando lavori in trenta diversi comuni della Sicilia, Calabria, Sardegna Lazio e Puglia. Negli anni settanta si è iscritto all'Albo Nazionale dei Costruttori ampliando successivamente la fascia di iscrizione ogni 5 anni fino ad arrivare all'importo di 15 miliardi negli anni 80, per le categorie idrauliche stradali, edili. Nel tempo l'impresa individuale è divenuta s.p.a. con il nome di Studi Progetti e Costruzioni. Alla fine degli anni 80 ottiene l'incarico dalla Ses (Presidente Avv.to Gentile) di realizzare il complesso (chiavi in mano) per la Fondazione "Bonino Pulejo", opera che viene raffigurata in copertina. Ha anche partecipato, insieme alla Cogefar, alla realizzazione del complesso di Parcheggi e tunnel di Taormina
Durante gli anni 80 e 90 è stato Vicepresidente dell'Associazione degli Industriali e Presidente della sessione edile dell'ANCE di Messina. È stato anche editore del Giornale "Il Soldo".
Ha sposato nel 1964 una insegnante di Francavilla di Sicilia, Pina Mamazza con la quale ha avuto quattro figli (Filippo, Davide, Laura e Tiziana). La morte del primogenito Filippo a pochi mesi dalla nascita, nel 1965, ha profondamente segnato la vita della famiglia e ha convinto la moglie Pina ad occuparsi esclusivamente dei figli. L'assenza frequente del marito ha reso questa donna più forte, più coraggiosa e sensibile, la migliore compagna con cui ha affrontato, tenendosi per mano, le vicissitudini di una vita intera.

Questo volume non è in commercio; chi volesse riceverne una copia può richiederla al seguente indirizzo e-mail: michelangelomangiapane@virgilio.it; gli sarà recapitata per posta ordinaria.
(Non disponibile presso la casa esditrice)
formato 17 x 24 - pp. 256
Giuseppe Alibrandi
NINO PINO
L'uomo e il suo tempo

formato 17 x 24  pp. 256, € 15,50
Marianna Denti di Piraino
SOLTANTO PER I MIEI AMICI




formato 12 x 17 - pp. 300, € 20,00
Laura Costantino
LIBRIZZI
Frammenti di poesia visiva

Un racconto particolare, sensazionale e concreto, che ci restituisce con un "bianco e nero" di immagini fotografiche e di partecipata narrazione il paese di Librizzi, [...] la realtà del nostro quotidiano, i cui valori e la cui bellezza rischiamo talvolta di farci sfuggire [...]: i luoghi, la gente, gli ambienti che costituiscono il mio, il nostro mondo, li ho visti riaf­fiorare nei brevi racconti, che dànno tutti voce al `viaggio' affidato alle immagini di questo piccolo paradiso in cui vivo. [.. .] R.C.

Laura Costantino (Milazzo, 1986), vive e lavora a Librizzi. Dal 2006 inizia ad approfondire la sua ricerca pittorica iscrivendosi al corso libero di pittura e disegno presso la RUFA di Roma, e dopo i primi due anni si trasferisce all'Accademia Mediterranea di Messina, dove conseguirà con il massimo dei voti il diploma di primo livello in Pittura. Nel 2009 è tra i selezionati al Premio Catel, Arte a Confronto tra le Accademie di Roma ed è vincitrice del concorso per l'assegnazione della borsa di studio "Noi cittadini del mondo" a cura dell'Associazione Onlus "Il filo della Memoria" di Librizzi. Nell'autunno del 2010 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, dove approfondisce gli studi pittorici e dove nel marzo 2013 consegue il diploma di secondo livello con il massimo dei voti, con una tesi in tecniche della fotografia dal titolo Frammenti di Poesia Visiva. In questi anni partecipa a numerose mostre collettive tra le quali quella presso il centro d'arte Soqquadro e Vista di Roma dal titolo "Sacralità e tolleranza" a cura di Marina Zatta. Nel 2012 è stata inoltre tra i giovani artisti che hanno esposto all'Expo Arte, Fiera Internazionale di Arte Contemporanea a Bari. Nello stesso anno è stata tra i finalisti della quarta edizione del Premio Internazionale Limen a cura della Camera di Commercio di Vibo Valentia. Infine è da segnalare la mostra collettiva del 2013 "Fotografi in Accademia" a cura di Francesco Mento, poiché segna una tappa fondamentale per la sua più recente ricerca artistica verso la fotografia di reportage, alla quale attualmente dedica il suo approfondimento sia in campo pittorico che fotografico.

formato 17 x 17 - pp. 144, € 12,00
C. Romeo, P. E. Carapezza, A. Titone, P. Violante, D. Romeo, G. Damiani, M. Modestini
NUOVA MUSICA
Le settimane internazionali di Palermo (1960-1968)

Le "Settimane Internazionali di Nuova Musica" di Palermo (1960-1968) fanno ormai parte della memoria storica di una città che, per circa un decennio, è balzata alla ribalta delle cronache culturali nazionali e internazionali grazie ad iniziative innovative realizzate in un momento di particolare fervore sperimentale che attraversava i più diversi settori della cultura mondiale contemporanea, e perciò non concernente soltanto la musica.
Gli ispiratori della stagione della Nuova Musica, Antonino Titone, Francesco Agnello e Paolo Emilio Carapezza, già sul finire degli anni Cinquanta erano impegnati nell'individuazione di una nuova direzione che avrebbe portato alla realizzazione delle "Settimane", in una Palermo che, già dagli anni del secondo dopoguerra, emergeva in seno al panorama culturale isolano e italiano come città tradizionalmente aperta e attenta al nuovo, dove si svolgevano importanti manifestazioni culturali e si organizzavano eccezionali stagioni musicali che includevano in programma opere ed esecuzioni di compositori contemporanei come Casella e Schönberg, Petrassi e Maderna. Nelle intenzioni di Titone le "Settimane Internazionali di Nuova Musica" dovevano essere una risposta italiana a Darmstadt, punto di riferimento anche di Bruno Maderna, Luigi Nono e Luciano Berio.
Le sei "Settimane", programmate con cadenza annuale dal 1960 al 1968, con qualche interruzione, furono delle occasioni eccezionali di incontro tra protagonisti di rilievo del momento, e misero anche in luce compositori esordienti come Salvatore Sciarrino e Francesco Pennisi. Queste manifestazioni, seguite dalle maggiori testate giornalistiche siciliane e nazionali, furono accompagnate nel loro percorso da "Collage", originale rivista parlata e stampata, curata da Paolo Emilio Carapezza, Gaetano Testa e Antonino Titone. Le giornate memorabili dedicate a Palermo alla Nuova Musica si conclusero formalmente nel dicembre 1968, ma la preziosa eredità lasciata non è andata dispersa, grazie anche all'operatività del "CIMS - Centro per le Iniziative Musicali in Sicilia", che continuò ad alimentare e orientare una nuova generazione di musicisti.

formato 15 x 21 - pp.96, € 10,00
Angela Manganaro Cuscinà
DAL PODIO CON AMORE

Trentatrè profili di direttori d'orchestra
formato 12 x 17 pp. 120, € 8,00
UNO SGUARDO EXTRA MOENIA
Riflessioni su identità culturale e circolazione di idee tra Oriente e Occidente.

I temi trattati nel volume testimoniano interessi e metodo di studio degli allievi della Scuola di Dottorato messinese in Scienze Archeologiche e Storiche, scuola in seno alla quale si sono formati anche i cinque curatori degli Atti. I contributi propongono una riflessione su circolazione di idee, usi, costumi, ruoli e problemi sociali, ideologie politiche e soluzioni esistenziali attraverso l’analisi di documenti archeologici, epigrafici, numismatici, letterari e storiografici. E, così, trovano spazio nel volume l’iconografia del guerriero e un saggio sulla geografia odissiaca che anticipa una rilettura storica del mito di Orione, l’istruzione musicale dei giovani nell’Atene classica e la loro formazione nell’impero romano, la creazione di strutture assistenziali e la formulazione di ideologie funzionali al consolidamento del potere politico; e, ancora, l’analisi storica della monetazione che attesta rapporti fra Cirene e l’Oriente; il ruolo della Sicilia in età tardoantica e le problematiche della piccola Isauria. Completano il variegato quadro del volume i reportages delle campagne di scavo condotte nel sito di Kyme eolica da Massimo Frasca dell’Università di Catania e delle ricerche condotte a Hierapolis frigia da Francesco D’Andria dell’Università del Salento, entrambe con la collaborazione di ricercatori e dottorandi dell’Università di Messina.

Il gruppo di lavoro GiMeD recentemente costituitosi in associazione culturale con il nome di “Giovani del Mediterraneo” nasce in seno alla Scuola di Dottorato in Scienze Archeologiche e Storiche dell’Università di Messina, coordinata dalla Professoressa Maria Caltabiano, Ordinario di Iconografia e storia della moneta antica dell’Ateneo. Le attività organizzate dal team puntano alla riflessione sull’importanza della comunicazione dell’antico e alla promozione del dibattito scientifico nell’ambito delle Scienze dell’Antichità con l’apporto di studiosi provenienti da stati esteri (Francia, Spagna, Grecia, Egitto, Brasile) e in prospettiva interdisciplinare.
Il gruppo GiMeD ha organizzato manifestazioni scientifiche (i due convegni conosciuti come Giornate Messinesi dei Dottorandi e dei Giovani Ricercatori in Scienze dell’Antichità del luglio 2011 e 2012, occasioni di confronto per nomi nuovi della ricerca italiana e straniera, e quello intitolato GiMeD per Extramoenia con sottotitolo Tra Oriente e Occidente dell’ottobre 2011, i cui Atti trovano ospitalità nel presente volume), e culturali (lo spettacolo teatrale Le muse e l’InCanto, messo in scena nel febbraio e nel luglio 2012).

formato 15 x 21 - pp. 280 , € 23,00
Beniamino Biondi
IL CIMITERO DEL SOLE
Il cinema della nouvelle vague in Giappone

pp. 136, € 16,00
 
Lev Tolstoj
LA RELIGIONE DEL PROGRESSO E I FALSI FONDAMENTI DELL'ISTRUZIONE
pp.80, € 9,00

Alessandro Tarsia
PERCHE' LA 'NDRANGHETA?
Antropologia dei calabresi
pp.200, € 15,00


DUTTRINA CRISTIANA
Divisa cu metudu facili in tri classi, pri apprendirla cu franchizza li ragazzi

Si ripubblica qui in copia anastatica, con trascrizione del testo, il catechismo in lingua siciliana, pubblicato nel 1767 a cura del Vescovado di Patti.
Nato in pieno periodo illuminista, ne adottò integralmente il metodologico assunto divulgativo, anche se, in decisa controtendenza rispetto al movimento, si propose come appello alla rivelazione, alla dimensione dogmatica ed alla tradizione. Un segmento molto importante per il Cattolicesimo e per l'etnologia siciliana.

formato 12 x 17 - pp. 240, € 11,50
Nino Falcone – Franco Martines
PATTI ALLO SPECCHIO

Uno spaccato della vita pattese attraverso i nomignoli, le imprecazioni, le storpiature, i luoghi ed i sapori del popolo di Patti, raccolti trascritti e commentati . Ma scritti, in realtà, dalla gente, per ritrovare uomini e cose, tradizioni, antichi detti e luoghi di una Patti che non c’è più.

formato 12 x 17 – pp. 224, € 20,00
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Fondata nel 1977 con interessi prevalentemente indirizzati a rilevare il mondo delle tradizioni e delle letterature popolari e delle microstorie locali, la Pungitopo editrice nell'ultimo triennio ha rivolto la sua attenzione alla cultura nazionale e straniera, individuando particolari settori d'intervento e metodologia di ricerca. Le principali collane si pongono come punto di riferimento nei settori della produzione narrativa, teatrale e saggistica, tanto isolana quanto italiana ed europea. Con importanti riproposte di autori e tematiche del passato, sono presenti nel suo catalogo nomi nuovi ma assai significativi della cultura contemporanea.

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