Saggistica-Tradizioni1 - Pungitopo

Pungitopo
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TRADIZIONI POPOLARI (Saggistica)
CANTI POPOLARI DEL MESSINESE
raccolti da Tommaso Cannizzaro e
trascritti da Nino Falcone
3 volumi

«[...] Poche le vere leggende sacre che ho trovato: quello di cui abbondo sono le preghiere, razioni, che non ho disdegnato di raccogliere, alcune assai belle. Dei canti non avrei penuria, ove le raccolte precedenti non fossero. Ma queste scemeranno di molto il numero dei miei, che insieme alle preghiere, e alle poche "parti" e leggende sacre e profane, hanno, in due soli mesi senza aiuto di sorta, sorpassato le due migliaia. Ciò che rimarrà di tutto questo materiale mal potrei assicurarlo, per ora non essendomi d'altro occupato che di raccogliere per queste campagne, colla matita alla mano, quanto mi è venuto fatto. Copiare, ordinare, crivellare, rigettare è lavoro che non ho ancora cominciato né forse cominerò finché non vegga la possibilità di una pubblicazione. A mie spese e per conto mio questa non è possibile nell'epoca presente [...]»  (da una lettera di Cannizzaro a Pitrè dell'11 maggio 1870).


«[...] Di Tommaso Cannizzaro folclorista abbiamo scritto già qualcosa, non tanto per tenere un discorso particolare della sua attività di studioso e di letterato, quanto piuttosto per sollecitare una dovuta attenzione ai suoi studi demologici, e particolarmente ai Canti popolari del Messinese raccolti in 12 quaderni, conservati alla Biblioteca Comunale di Messina.
Trascritii da noi con diligenza e fedeltà, sin nelle correzioni apportate dal raccoglitore e nel segni più inutili e stravaganti, vengono ora dati alla stampa, più per ragioni di studio che di dlvulgazione.
Almeno in questo valga il nostro lavoro: aver dato agli studiosi di demologia un accesso facile ad un carteggio non facilmente consultabile né peraltro interamente fotocopiabile, giacché i canti sono scritti a matita e con grafia nervosa, quasi stenografica, e quindi di difficile lettura, specialmente in alcune pagine dove la scrittura è sbiadita, ed altre scritte e rlscritte in più versi, quasi un palinsesto. E di tanto ci riteniamo veramente soddisfatti [...]».  (Nino Falcone)

formato 17 x 24 - oltre 1300 pp. - € 95,00
Francesco Campione
LU CUNTU DI LI DITTI

I proverbi sono insegnamenti ccu lu trasi e nniesci, con un'entrata e un'uscita. Infatti, non si sa come nascono nella testa di qualcuno né dove e quando possono andare a finire. Ogni detto ha il suo contrario, ed entrambi sembrano comandi a cui non si può disubbidire. Ma quando qualcuno li dice a qualcun altro divengono verità che suscitano domande senza fine e che si possono modificare o scambiare con altri detti.
Ogni proverbio è una verità pregna di altre verità, e quando ci ragioniamo e ne parliamo chissà quali altri proverbi può mettere al mondo!


Francesco Campione è nato a Leonforte quasi settantacinque anni fa. Ha passato tutta la sua vita ad insegnare Psicologia all'Università di Bologna e finora ha scritto libri solo in italiano.
Dice di questo libro: «Quando un vecchio racconta proverbi agli altri nella sua lingua materna, cerca d'avvicinarsi al principio e alla fine di tutte le cose. E così comincia a diventare un altro: ciò che non è mai stato, che nessuno può mai essere e che tutti sempre desiderano».

formato 11 x 24 - pp. 184, € 16,00
Gianfranco Pavia
I PROVERBI A PANTELLERIA

Il contenuto di quest'opera vorrebbe essere qualcosa di più di un semplice elenco dei detti proverbiali in uso a Pantelleria. Il confronto delle espressioni proverbiali pantesche con quelle delle aree linguistiche limitrofe, (in primo luogo le siciliane, ma anche le maltesi, le berbere e le arabe), se pure non arrivano nella più parte dei casi a definire delle certezze quanto a derivazioni o influenze di una forma rispetto a un'altra, stabiliscono delle indubbie diversità, rispetto alla formulazione di un proverbio, che si spera possano essere oggetto di ulteriori indagini linguistiche, in considerazione anche del fatto di essere Pantelleria collocata in un'area linguistica di frontiera; per converso, in molti casi, si assiste a una identità di espressione tale da far pensare a una continuità territoriale che va oltre i limiti imposti dall'insularità.
[...] credo sia un buon punto di arrivo, quello di avere un quadro di insieme della paremiologia pantesca e quella di altri popoli con i quali i Panteschi hanno avuto in passato occasione di incontro, e a volte anche di scontro.
(dall'Introduzione)


Gianfranco Pavia (Pantelleria, 1949) si laurea in Lingue e letterature straniere all'Università di Parma, con la tesi La satira dei religiosi nell'Heptaméron di Margherita di Navarra. Risiede da cinquant'anni a Brescia, dove ha lavorato come bibliotecario nelle scuole superiori statali della città.
Collabora con il quotidiano on line Pantelleria News, per la rubrica L'angolo del dialetto. I proverbi a Pantelleria è la sua prima pubblicazione.

formato 17 x 24 - pp. 224, € 18,00
Sergio Todesco
ANGOLI DI MONDO
scritti di antropologia, folklore, storia delle idee

[...] il lettore può rendersi conto direttamente di questa erranza di Todesco nei diversi ambiti delle culture arcaiche, di quelle tradizionali, degli ambiti più recenti del dibattito antropologico, tematiche tutte nelle quali egli mostra una piena padronanza della letteratura scientifica relativa e innervando nei diversi scritti una serie di notazioni originali e di suggestioni che aprono il campo a ulteriori prospettive.
[...] a leggere uno dietro l’altro i saggi raccolti in questo bel volume, si può [...] affermare che Todesco è un grande viaggiatore, nel senso che il suo sguardo di studioso attraversa i più diversi ambiti, con rigore e leggerezza, come si ritrova nel viaggio del cavaliere dalla triste figura che combatteva con la sua lancia i mulini a vento, per rendere omaggio adeguato alla sua Dulcinea del Toboso. Da lettori del Don Quijote abbiamo imparato ad apprezzare questi viaggi fantastici, per cui siamo in grado di apprezzare sia le rigorose analisi dell’opera di Giuseppe Pitrè e Salvatore Salomone Marino, sia le elaborazioni teoriche relative ai beni culturali del territorio, sia quelle concernenti i patrimoni e le varie strategie ad essi sottese di negoziazione dell’identità.

(dall’Introduzione di Luigi M. Lombardi Satriani)

Sergio Todesco è nato nel 1952. Laureato in Filosofia, si è poi dedicato agli studi antropologici. Ha diretto per vent’anni la Sezione Antropologica della Soprintendenza di Messina. Ha svolto per alcuni anni attività di docenza universitaria (Facoltà di Magistero e di Scienze dell’Università degli Studi di Messina) nelle discipline demo-etno-antropologiche e museografiche. Dirigente Superiore dal 1999, ha diretto negli anni il Museo Regionale “Giuseppe Cocchiara” di Mistretta, il Parco Archeologico dei Nebrodi Occidentali, la Biblioteca Regionale Universitaria di Messina. Nel 2013 è stato Assessore alla Cultura e alle Identità del Comune di Messina. Ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali nel settore dei beni culturali. Gli sono stati assegnati i premi “G. Pitrè - S. Salomone Marino” (Palermo, 1997), “Dioniso” (Fiumedinisi, 1999), “Maria Messina” (Mistretta, 2010), “Antonello da Messina” (Roma, 2012), “Nunzio Bruno” (Floridia, 2012), “Meter & Miles” (Messina, 2014 e 2019), “Colapesce” (Messina, 2015), “Dimitris Bisbìkis” (Messina, 2016). Ha al suo attivo, oltre a numerosi saggi, i seguenti volumi: Naturalismo e Storicismo in Ernesto De Martino, Messina 1977; Ernesto de Martino, Il mestiere di Etnologo, Messina 1985; Proverbi siciliani, Venezia 1988; Mitia e Cronos. Giganti a Mistretta, Palermo 1990; Teatro mobile. Le feste di Mezz’agosto a Messina, Messina 1991; Atlante dei Beni Etno-antropologici eoliani, Palermo 1995; Fotografi di paese, Messina 1995; Iconae Messanenses - Edicole votive nella città di Messina, Palermo 1997; Angelino Patti fotografo in Tusa, Palermo 1999; I sentieri di Didyme. Un percorso antropologico, Palermo 1999; In forma di festa. Le ragioni del sacro in provincia di Messina, Messina 2003; Miracoli. Il patrimonio votivo popolare della provincia di Messina, Messina 2007; Vet-ri-flessi. Un pincisanti del XXI secolo, Palermo 2011; Matrimoniu. Nozze tradizionali di Sicilia, Messina 2014; Castel di Tusa, nelle immagini e nelle trame orali di un secolo, Patti 2016.

formato 15 x 21 - pp. 280, € 18,00
Mario Sarica
ORIZZONTI SICILIANI
Forme di lavoro, figure di festa e segni musicali di tradizione popolare

[...] Che la tradizione non sia un meccanico e mero prodotto del passato ma una sua laboriosa selezione e riplasmazione, che l'identità non sia radicale, monadica e monolitica realtà ma costruzione complessa, plurale e poliedrica, che il folldorista infine non sia un mero raccoglitore di anticaglie ma un interprete dei fatti della cultura popolare oggi ripensati alla luce delle nuove tecnologie di comunicazione di massa e dei processi di globalizzazione, questo libro è in tutta evidenza una compiuta e felice esemplificazione, una puntuale e attenta verifica della vitalità non solo delle ricerche, ma anche delle ragioni del ricercatore e dello stesso oggetto di studio.
[...] Dall'etnomusicologia alla cultura materiale, alla letteratura orale e alle prassi rituali, lo sguardo dell'autore è orientato a tessere l'invisibile trama di fili che connettono il mutamento al tenace ordito delle permanenze, l'alto e il basso, il locale e il globale. Una dialettica feconda che nell'indagare analiticamente su aspetti diversi del patrimonio etnografico del Messinese offre un significativo contributo alla conoscenza ed esplorazione del paesaggio antropologico della Sicilia.
Nelle sue pagine il popolare non è mai materia di nostalgica archeologia né tanto meno di rivendicazione etnica ma tema e motivo di peculiarità culturali locali, di riconoscibilità storica e identitaria del territorio, di memorie radicate, collettivamente rielaborate e presentificate.

Mario Sarica (etnomusicologo, fondatore e curatore scientifico del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani) dal 1980 è attivo nell'ambito della ricerca demoetnoantropologica in area siciliana.
Nel corso degli anni, si è occupato di pratiche cerimoniali e di emblematici espressioni della cultura materiale e immateriale. Numerosi e originali i suoi contributi di studio: Il principe e l'Orso, il Carnevale di Saponara (Pungitopo, 1993), Strumenti musicali popolari in Sicilia (ed. Provincia Regionale di Messina, 1994), Canti e devozione in tonnara(ed. Provincia Regionale di Messina, 1997). Di particolare interesse, anche, le oltre quindici antologie sonore, e l'ingente produzione di documentaristica etnografica relativa ai contesti di lavoro e pratiche cerimoniali.
Direttore delle collane editoriali Phoné (antologie sonore di tradizione) e Tracce (opere multimediali), scrive su "Dialoghi Mediterranei", rivista online, espressione dell'Istituto Euroarabo di Mazara del Vallo. Attivo nell'ambito della progettualità culturale, vanta esperienze di insegnamento in numerosi corsi presso il Conservatorio "V. Bellini" di Palermo e l'Università degli Studi di Messina.

formato 15 x 21 - pp. 200, € 18,00
LA FESTA DEL MUZZUNI AD ALCARA LI FUSI
a cura di Fabrizio Passalacqua

Interventi della giornata di studi su "Tutela del patrimonio demoetnoantropologico e immateriale" svoltasi ad Alcara Li Fusi il 25 giugno 2016.
Nicola Vaneria, Saluto del Sindaco
Fabrizio Passalacqua, Introduzione. Storia e simbologia di un'antica reminiscenza pagana
Mario Bolognari, Salvaguardia e valorizzazione del patrimonio immateriale tra istanze locali e strategie globali
Sergio Todesco, Da Cerere a San Giovanni. Ritualità agrarie e strategie comunitarie nel Muzzuni di Alcara li Fusi
Mario Sarica, Quelle lontane voci d'amore. Canti polivocali sulla scena festiva del Muzzuni ad Alcara li Fusi
Mauro Geraci, La casa e la festa. Rappresentazioni della sfera domestica nel Muzzuni tra letteratura ed antropologia.

formato 15 x 21 - pp. 80, € 10,00
E LU SULI NTINNI NTINNI
Canti e balli dei Nebrodi
a cura di Nino Indaimo, Calofero Emanuele e Lucio Falcone
Saggio introduttivo di Mario Sarica

La riedizione di E lu suli ntinni ntinni, raccolta di canzoni siciliane, già pubblicato dalla Pungitopo nel 1984, vuole essere una riaffermazione del lavoro fatto nei 50 anni di storia del Gruppo folklorico "I Nebrodi", visto con gli occhi di oggi, facendo tesoro delle esperienze maturate e della continua ed incessante ricerca sul campo del Gruppo, suffragato da autorevoli studiosi della materia.
Questo volume intende essenzialmente raccogliere e tramandare ai posteri le esecuzioni affidate, nei lontani anni del '900, a cantori e suonatori, che nei momenti liberi si dilettavano ad eseguire brani e cantate mai registrati, o addirittura mai scritti su un pentagramma.
Abbiamo voluto circoscrivere il lavoro ai luoghi ricadenti nell'area del Parco dei Nebrodi, proprio perché ci lega la storia, la terra, le tradizioni, le bellezze naturali.
Un barbiere, un calzolaio, un falegname, un suonatore di banda, che davano sfogo con i loro strumenti musicali popolari alla reinterpretazione delle tradizioni orali di un tempo, affidate alle straordinarie voci di cantori e cuntisti. Questi i personaggi che ci hanno dato l'ispirazione e l'opportunità di realizzare questo lavoro. Quei personaggi che nel retrobottega o sotto la luce fioca di un lume, nel buio di una osteria riuscivano a deliziare gli astanti con le loro suonate, stornellate e cantate. Sono stati loro il nostro riferimento. Grazie a loro oggi siamo riusciti a lasciare traccia delle loro composizioni che altrimenti sarebbero andate perdute.

formato 11 x 24 - pp. 125, € 12,00   
Liborio Lombardo
LA DEVOZIONE A SAN CALOGERO EREMITA
pietà popolare, luoghi, storia, miti e leggende

Lasciato l'insegnamento e guidato dai fili invisibili del pàthos, non ho dimenticato il senso di appartenenza alla gente del Sud. Sempre alla ricerca di una patria che non c'è più, risorge e vive sempre nei miei sogni di esule la Magna Grecia ('a Grigìa), ormai smarrita tra gli alberi d'ulivo inondati dal canto delle cicale, ebbre di sole e nata dal sangue dell'anima caduta dal Cielo sul bianco sorriso della spuma del mar Mediterraneo.
Ho cercato rifugio tra i boschi, i borghi e le ampie vallate dei Nebrodi. Quivi sono custodite dalla memoria feste ancora incontaminate, in cui mito, storia e religione, grazie alla nuova dimensione della fede cristiana, si ritrovano in un'affascinante amalgama con la vita quotidiana.
All'interno della stessa festa è racchiuso un tentativo di spiegare i propri dubbi, le proprie esperienze e le proprie speranze, obbligando l'intelligenza a strappare le ragnatele tessute dai razionalisti, dai positivisti e via via dai novelli liturgisti, impedendo così il rivolgersi verso una realtà trascendente e l'accesso ad altre culture. Ogni viaggio verso la Patria ha un punto di partenza e un punto d'arrivo.
"Colui che non fa mai visite pensa che sua madre sia la sola cuoca".

Don Liborio Lombardo (Udine 1939), ha compiuto gli studi a Mesoraca, a Crotone e nei seminari di Catanzaro e Patti. Ordinato sacerdote il 5 agosto 1962 da mons. Giuseppe Pullano a Castell'Umberto, ha perfezionato gli studi umanistici all'Università di Palermo, conseguendo la laurea in Pedagogia. Già allievo del prof. Ettore Caracciolo all'Istituto di Psicologia dell'Università di Messina, è iscritto all'Albo degli Psicologi. È stato ordinario d'Italiano, Storia e Filosofia nei licei, docente di Storia delle Religioni, di Psicologia e Pedagogia presso l'Istituto Teologico di Patti. Ha diretto il Centro di Promozione per la Vita in Patti-Tindari e ha collaborato con la rivista "Studi di Psicologia dell'Educazione".
Ha pubblicato tra l'altro, I Gesanti, Ipotesi interpretativa sulla festa della Madonna della Luce di Mistretta e La festa di San Giacomo a Capizzi, Mito, Storia, Religione.

formato 17 x 24 - pp. 192, € 18,00
Fabrizio Passalacqua
LU NICOLAU EREMITA
poema sacro di Placido Merlino

Lu Nicolau Eremita è un poema sacro in ottava siciliana composto dal poeta alcarese Placido Merlino e pubblicato per la prima volta nel 1652. Salvaguardato, riproposto ed integrato nel 1725 da Pier Domenico Jacopino Nonnato, giunge oggi alla sua terza edizione grazie a Fabrizio Passalacqua, che lo ha recuperato dall'oblio in cui era precipitato. Protagonista dei versi è San Nicolò Politi (Adrano 1117 - Alcara li Fusi 1167), anacoreta della Sicilia normanna, del quale vengono narrate le vicende umane e spirituali, i miracoli post-mortem ed alcuni aspetti cultuali. La riproposizione integrale dell'opera sotto forma di ristampa anastatica è preceduta da un'attenta analisi storiografica che, prendendo le mosse dal contesto originario in cui venne a fiorire la composizione, giunge a rintracciarne gli esiti diretti nelle Canzuna di Santa Nicola, poesie redatte in ottave siciliane e annualmente recitate per le vie di Alcara li Fusi nelle serate del 18 agosto, a conclusione dei festeggiamenti in onore del locale Patrono e Protettore.

Fabrizio Passalacqua (Alcara li Fusi 1989) è un giovane storico e ricercatore. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Storiche presso il Dipartimento di civiltà antiche e moderne di Messina, presentando una tesi sul Mediterraneo medievale: La storia enigmatica di Démena: dall'insediamento alla Valle. Collabora attivamente con l'Università degli Studi di Messina, insieme alla quale ha promosso e curato la pubblicazione di La festa del Muzzuni di Alcara li Fusi. Analisi e progetti (Pungitopo ed., 2017).

formato 17 x 24 - pp. 280, € 18,00
DUTTRINA CRISTIANA
Divisa cu metudu facili in tri classi, pri apprendirla cu franchizza li ragazzi

Si ripubblica qui in copia anastatica, con trascrizione del testo, il catechismo in lingua siciliana, pubblicato nel 1767 a cura del Vescovado di Patti.
Nato in pieno periodo illuminista, ne adottò integralmente il metodologico assunto divulgativo, anche se, in decisa controtendenza rispetto al movimento, si propose come appello alla rivelazione, alla dimensione dogmatica ed alla tradizione. Un segmento molto importante per il Cattolicesimo e per l'etnologia siciliana.

formato 12 x 17 - pp. 240, € 11,50
Giuseppe Fiducia
DIZIONARIETTO MEDICO SICILIANO

Giuseppe Fiducia (SantAgata di Militello, 1959), chirurgo e siracusano di sentimento, dopo varie esperienze professionali estere (Hong Kong, Cardiff, Londra), già professore presso l'Università degli Studi di Messina, è responsabile del Servizio di Proctologia ed Assistenza Portatori di Stomie presso l'Ospedale Umberto I di Siracusa. È autore di diverse pubblicazioni scientifiche in riviste nazionali ed internazionali.

formato 11 x 24 - pp. 144, € 13,00   
Marianna Fascetto
CANTI DI CAPIZZI

Sorprende non poco, in un momento in cui i giovani sembrano dirigersi verso ben altri traguardi, l'attenzione e la passione con cui questa cultrice insegue le memorie della sua comunità per estrarre da quei ricordi, con rigore scientifico, parole ed immagini che rappresentano sentimenti e sottolineano momenti di vita. Un diario di tante brevi storie di normale umanità, un vissuto raccontato attraverso le parole delle "canzuna", una lettura che è anche e sopratutto cronaca delle vicende della gente di queste contrade, nel cuore di Sicilia, di Capizzi. Una città robusta di orgoglio, uno dei rari luoghi che, anche per posizione geografica, è riuscito a conservare integro il proprio patrimonio culturale, nei tempi di un magico rito che, di anno in anno, non spegne, ma ravviva la tradizione di questa comunità conosciuta, nel resto dell'Isola, per la sua particolare fierezza.
[dall'introduzione di Gaetano Rizzo Nervo]

Marianna Fascetto è nata e vive a Capizzi. Appassionata ricercatrice di storia e tradizioni popolari, ha raccolto, trascritto e pubblicato alcune documentazioni sulla cultura della sua città. Ha pubblicato: Canti di Capizzi (1988), una corposa raccolta di poesie popolari in ottave; Almanacco popolare di Capizzi (1998), proverbi, modi di dire, medicina popolare, antiche preghiere in vernacolo, piatti tipici; Guida storico-turistica del Comune di Capizzi (1998), un itinerario virtuale nella storia della cittadina; Dafni (2004), raccolta in lingua di favole fiabe cunti siciliani; Boanerghes, "Il figlio del Tuono" (2005), guida storico-turistica sulla celebrazione del culto di San Giacomo Apostolo Maggiore nell'Aurea Città di Capizzi; Aroma di caffè, racconti (Pungitopo, 2010). Nel 2008 ha curato la ristampa del volume Memorie topografiche della Città di Capizzi, scritte dal barone Niccolò Larcan e Lanza nel 1798.

formato 17 x 24 - pp. 144, € 15,00
acquista eBook a € 3,90
Emanuele Zuppardo
LA FESTA DEL PATRIARCA

Usanze antiche e contemporanee in occasione della festa di S. Giuseppe. Il volume riporta canti religiosi raccolti dall’Autore ed una ricca documentazione fotografica a colori.

formato 17 x 24 - pp. 150, € 10,50
Giuseppe Stazzone
'U MUZZUNI
Festa popolare di canti
Introduzione di Antonino Buttitta

Realizzato con una paziente ricerca nelle tradizioni di Alcara Li Fusi, rappresenta un attento ed apprezzabile lavoro di raccolta di antichi canti sopravvissuti nella tradizione orale di un'antichissima festa dedicata a Demetra, o alla Madre Terra ed alla fertilità.

formato 17 x 24 - pp. 80, € 8,00
Enzo Romano
A CASA PATERNA
Dialetto e cultura popolare a Mistretta

Attraverso la narrazione una testimonianza viva della cultura mistrettese. Il rigore linguistico e l’attenzione alla ricostruzione di alcuni quadri della cultura mistrettese, elementi che costituiscono il pregio scientifico dell’opera, si snodano in pagine narrative di intenso spessore. Il valore complessivo dell’opera è dato dal perfetto dimensionamento dell’assunto etnico-linguistico e del partecipato raccontare.

formato 17 x 24 - pp. 320, € 23,30
Giuseppe Cavarra
LA CULTURA STROZZATA

Ricerca di tradizioni popolari nelle borgate messinesi, e studio di elementi che lo caratterizzano. Il volume è arricchito da numerose fotografie, in bianco e nero e a colori.

formato 17 x 24 - pp. 192, € 10,50
Nino Falcone – Franco Martines
PATTI ALLO SPECCHIO

Uno spaccato della vita pattese attraverso i nomignoli, le imprecazioni, le storpiature, i luoghi ed i sapori del popolo di Patti, raccolti trascritti e commentati . Ma scritti, in realtà, dalla gente, per ritrovare uomini e cose, tradizioni, antichi detti e luoghi di una Patti che non c’è più.

formato 12 x 17 – pp. 224, € 20,00
Maria Costa
CAVADDU 'I COPPI
'na fantalata 'i canti di Missina antica

formato 12 x 21 - pp. 137, Al momento non disponibile
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Fondata nel 1977 con interessi prevalentemente indirizzati a rilevare il mondo delle tradizioni e delle letterature popolari e delle microstorie locali, la Pungitopo editrice nell'ultimo triennio ha rivolto la sua attenzione alla cultura nazionale e straniera, individuando particolari settori d'intervento e metodologia di ricerca. Le principali collane si pongono come punto di riferimento nei settori della produzione narrativa, teatrale e saggistica, tanto isolana quanto italiana ed europea. Con importanti riproposte di autori e tematiche del passato, sono presenti nel suo catalogo nomi nuovi ma assai significativi della cultura contemporanea.

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