La
grande Madre - Ia "Porta della Bellezza"
La
bellezza come ricerca della propria identità, la bellezza
come guida e modello, la bellezza come libertà di scegliere
il proprio cammino e l’esempio da seguire... “Il muro
cementizio – spiega Presti – che costituisce l’asse
dei servizi e che divide in due il quartiere, come una ferita,
snodandosi anonimamente per chilometri lungo le arterie principali,
sarà trasformato dal lavoro di bambini e artisti nella
Porta della Bellezza, il più
grande lavoro in terracotta al mondo una volta completato. Ogni
bambino lavorerà ad un manufatto in terracotta secondo
la sua ispirazione, seguendo una tematica comune, che all’inizio
sarà quella della Grande Madre, con l’aiuto degli
insegnanti ed educatori delle scuole del quartiere. Interverranno
poi anche artisti e poeti nazionali, per condividere un’esperienza
unica e trasformare una bruttura anonima in un’opera d’arte”.
Ogni anno il muro sarà arricchito di nuove opere d’arte,
uniche nel loro genere, ed accoglierà i versi e le parole
di artisti provenienti da tutto il mondo. Quando a Presti chiediamo
se non tema che degli atti vandalici possano rovinare tanto lavoro,
risponde con entusiasmo e serenità“ che importa?
se distruggeranno noi ricostruiremo. Quest’opera deve veicolare
il senso della bellezza, perché gli abitanti del quartiere
possano sentirla propria ed affermare a loro volta: io sono bello.
Un messaggio del genere – continuaPresti– non è
minaccioso, non è rischioso e la gente una volta realizzata
l’opera l’amerà e la proteggerà, perché
la sentirà propria”...
Cristina Perrotta da "La periferica"
- aprile 2008