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L'autore | La figura | L'opera
Sandro Fabrizi


Ah! L'esperienza, quella specie di paralisi!

"Avrei voluto essere uno di quei suonatori ambulanti che sono un'intera orchestra a percussione, con tamburo bum bum, sulle spalle e bum, la mazzuola sui gomiti…DIO CHE IMMAGINE DI POTENZA! UNA CORAZZATA CHE ESPLODE TUTTE LE SUE BATTERIE, TOTO' CHE FA I FUOCHI ARTIFICIALI"

"La gente è fin troppo sicura di sé. Un po' di autocritica non farebbe male. O di umiltà, a piacere, visto che non c'è distinzione di campi"

"Sono un pensionato….Oggi io sono più libero… sono libero dal mondo del lavoro. In realtà tutto concorre nel far credere che il lavoro sia un valore, ma non è così. Il valore vero, quello su cui costruire la nostra identità di uomini è la vita. Il lavoro è solo un mezzo, uno dei tanti..."

"Se non vogliamo lasciare ai nostri figli un mondo carico di violenza dobbiamo mettere in corso una cultura di pace fin da ora. La pace è un uon investimento, ma parlare di pace è fare scandalo, oggi!...". (C'è anche una chiesetta disegnata e degli appunti a mano)

"l'uomo moderno ha da tempo perso la capacità di un rapporto con se stesso, con gli altri, e con l'ambiente che lo circonda. Ciò porta ad innaturali e dolorosi stati di isolamento e d'angoscia. Progetto uomo riafferma l'importanza di "CONOSCI TE STESSO" per rieducare la vita dell'uomo alla apertura, alla gioia, alla conoscenza."


Riflettere su quell'ultimo regalo che si fa morendo. Anche togliendo una presenza può essere fare un regalo quando quest'assenza viene trasformata in nostalgia e, poco per volta, si carica di significati, di dolcezza, di malinconia, quando va ad aumentare il potenziale di tensione esistenziale e di significati. La speme, ultima dea, non teme i sepolcri.

Lettera al "Giornale" 28.9.87 …credo nella necessità di affermare il binomio libertà/giustizia (ha mai fatto caso che si parla sempre di libertà e mai di giustizia, naturale correttivo per non cadere nell'arbitrio e nel disordine? … Politica ed Etica/Morale non sono inconciliabili, anzi! Ma quando la politica dimentica l'Uomo diventa stalinismo o fascismo...
…io magari da utopista un po' anarchico, debbo tenere i piedi sulla terra e, nel mio piccolo, agire concretamente altrimenti… quando mai nascerà il Sol dell'Avvenir?! Mi sto burlando di me stesso ma, mi creda, la speranza, la voglia di lasciare una società più giusta ai miei figli, a quelli dei miei amici, ai figli dei figli... restituisce uno spessore storico, permetterà di essere presenti anche quando non lo saremo più fisicamente.

"L'unico linguaggio che ti permette seriamente di parlare con te stesso è l'ironia"

" La solidarietà non ha mai avuto un così basso indice di gradimento!la nostra è, ormai, una società che vede virtù nell'egoismo, nell'aggressività, nel disprezzoper gli ultimi…. In realtà sono morti i grandi ideali e il loro posto è stato preso da un miope ed egoistico materialismo... ci è parso giusto riflettere di come interessi etici e politici siano contigui..."

 

La nostra biblioteca guarda al futuro. "Da tempo la biblioteca di Arcore non è un deposito di libri ma ha un significato più ampio e articolato: non vederlo sarebbe segno di miopia, non tenerne conto può indurre scelte errate.Siamo diventati punto di riferimento... ragazzini che a sciami utilizzano le nostre strutture...Affermiamo che come la Falck produce tubi, la biblioteca produce cultura, cioè mezzi per imparare a capire; la cultura è un mezzo non un fine.... cittadini migliori non possono che fare una società migliore. la nostra biblioteca è viva e pulsante...

"uno dei compiti della biblioteca, se veramente vuole essere luogo di "formazione culturale", è quello di promuovere e sollecitare la formazione di gruppi di persone che hanno interessi culturali comuni per facilitare lo scambio di idee ed esperienze."

Intervento in merito alla relazione della Bteca: …"parlare nel nostro caso di "servizio" è riduttivo.Il nostro è un vero e proprio lavoro di investimento, perché la cultura è investimento, arricchisce se stessi e gli altri. Il terreno che abbiamo cominciato a dissodare e seminare si sta rivelando fertile e non tanto per la particolare "capacità" dei nostri semi, o concimi, ma per la sua naturale fertilità. Sperimentiamo in fin dei conti che il nostro lavoro è quello di creare le condizioni per valorizzare le risorse umane presenti, le competenze, l'intelligenza, la generosità, per fare in modo che i bisogni e gli interessi culturali possano essere espressi, dandogli un luogo, una sede, un'occasione di incontro e di discussione."

"la Biblioteca civica è un vero e proprio 'centro di produzione': non ha obiettivi consolatori, ma di stimolo, realizza attrezzi per comprendere meglio la realtà che ci circonda, per criticarla…per intervenire su di essa.... Non è cultura ciò che non può dare nulla, non può comunicare nulla a qualcuno che non sia del mestiere e che non lo renda, in qualche modo, più completo, più autonomo, più capace di comunicare con gli altri, di dare e di ricevere, di sviluppare la propria personalità, di proporsi dei fini e di raggiungerli di integrarsi nella vita sociale. Questo è il senso del nostro lavoro"

 

"Provate a parlare tanto con i ragazzi" "Noi vediamo l'umanità che si rinnova" "Dai ragazzi s'impara. I bambini come educatori" "G. Luca si ribella al prof." "creare il clima"

"Che noja i giovani, dicono con sussiego, impegno, saccenteria, serietà, cose ovvie, banali, cazzate destinate ad essere dei bluff. Loro non sanno e noi dobbiamo perdonarli. Dobbiamo perdonare il tempo che perdono, loro non sanno quanto vale, il tempo. Credono di esserne padroni. O incazzarci come bufali perché questi villani non sanno che la giovinezza non è una virtù. Neanche la vecchiaia: sono pregiudizi."

"L'assoluta incomprensibilità di più di mezzo mondo che scrive con lettere diverse dalle nostre. La nostra violenza è, in realtà, la dimostrazione della nostra stupidità."

"Far crescere i figli, cioè il "diverso da te", significa sacrificarsi per lui non quand'è piccolo ma quando deve prendere il volo, lasciarti, deve diventare un "diverso", dicevo, tuo malgrado. È l'ultima e più decisiva possibilità che hai di dare. Il vero problema è "non insegnare se stessi".

Quanti possono dirlo? non solo vecchi ma giovani, anche. " ARRIVEREI SIN QUI MA CONTINUA: " Se superiamo le questioni etiche, troppo bruciate nel sentimento comune, possiamo chiederci cosa guadagna di stipendio un pessimo benzinaio come il generale Tascio e verificare se non è più economico, manageriale, licenziarlo."

"Cultura per sapere che i pensionati di oggi sono il futuro per i lavoratori di oggi"

A titolo personalissimo, prendere da ciò che si legge, giornali, riviste, parte di testi, notizie, fotografie e altro stimolante ed eseguire dei collages che abbiamo un senso finale. La dimostrzione di una tesi che non deve essere per forza il recupero delle cose scritte dai testi sacri. ATTENZIONE non è una rassegna stampa... Fare attenzione a non cadere nelle suggestioni del cubismo o del futurismo ma pensare piuttosto a Schwitters."