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INNO A ISIDE (III- IV secolo avanti Cristo, rinvenuto a Nag Hammadi)
Perché io sono la prima e l’ ultima
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la madre e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità,
Io sono la Madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica".
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INNO A ISIDE (Tratto dal Papiro di Ossirinco n.1380, risalente al II secolo a. C.)
[…] Dea dalle molte facoltà,onore del sesso femminile. […] Amabile, che fa regnare la dolcezza nelle assemblee, […] nemica dell'odio […], Tu regni nel Sublime e nell'Infinito. Tu trionfi facilmente sui despoti con i tuoi consigli leali. […] Sei tu che, da sola, hai ritrovato tuo fratello (Osiri), che hai ben governato la barca, e gli hai dato una sepoltura degna di lui. […] Tu vuoi che le donne (in età di procreare) si uniscano agli uomini. […] Sei tu la Signora della Terra […] Tu hai reso il potere delle donne uguale a quello degli uomini.
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