Caffè Letterario
Pungitopo

Giuseppe Cavarra

 

 

L’allodola è cacciatrice d’aria

Si spoglia delle carni
e si veste solo di note

Se scioglie il magico idioma,
tesse pizzi di schiuma
e dissolve grumi bestiali
per pori inesistenti

In sé raccolta e nel tutto infinito
ridesta antiche vertigini
in labile orma

*

L’allodola finge
paradisi galleggianti
anche su laghi di sale

Se vola,
pigolio di piume
le stelle non sanno svelare

*

La gemella dell’aria
non vuole canzoni di pietra

Insegue la rugiada
il vento le stelle la luna

A giro di sole,
prolunga l’inganno
e accoglie labili ellissi
nel bianco ventaglio dell’ala

*

Non viene la luna a coprirmi

(fiorivano ginestre e oleandri,
non c’erano pioppi voltati ad oriente
e libri letti con occhi socchiusi

altro era il tempo
che sparsi suoni d’uccelli
nel crepuscolo impazzito
)

*

Non suona l’umile riso
(quali plaghe s’accendono
al rapido lampo degli occhi?

qui si rimescolano solo
grovigli pietosi
e palpiti che uccidono l’alba
)

 

Brancolano in luce ambigua
pupille dilatate
e lembi di pagliuzze
il vento si lavora

(Suite per l’allodola, Pungitopo, 1984)

   
Pungitopo pungitopo@pungitopo.com