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TUAREG (nomadi del Sahara)
O Nanna,
il rimedio che vuole l'amore
tu lo possiedi,
tu lo possiedi.
I giovani, al convegno galante,
ti circondano.
Deh, prendine uno,
uno prendine.
In mezzo a loro scegli
quello che ami,
ma subito, subito.
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Colei che da tanto era attesa
quale gemma d'ogni convegno d'amore,
colei che ha il collo di puledra,
gli occhi di antilope,
- ora che per la prima volta
si è ornata dello asekref
e ammette gli uomini a visitarla -
ha conquistato ogni cuore.
Ogni altro convegno galante ora è noia,
gli uomini di questo paese tutti le appartengono.
Ed io stesso che canto sono sua parte.
E vorrei morire, ma presso di lei;
anzi che sognarla e non vederla.
KABILI (etnia indigena algerina)
I
Vieni - mi ha detto - mio amato.
A casa sono sola.
A terra il tappeto ci attende.
Candida ho pelle come un pezzo di stoffa.
Ti darò per merenda il merchouch.
Me poi avrai per cibo notturno.
II
Signora di collane pendenti,
collane profumate, collane di vetro,
che fino alla cintola pendono,
o Yasmine, mia diletta,
argento ornato di ceselli!
Ogni altra ha frutti maturi.
Tu sola li conservi acerbi.
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I
O mia diletta,
l'onore è ormai venduto!
Chi vuole mammelle,
vada a Taza.
II
O tu che sei tutta un vezzo,
mi fai morire di dolcezza!
Stanotte dormiamo insieme,
domani ce ne andremo.
III
O voi, cui ancora il ventre è intatto,
lasciatemi la mia porzione!
Con voi possa io dormire fino al mattino
e il mio cuore sarà sazio.
IV
Titem, o Titem
dalla variopinta cintura!
Sei un dolce pomo
innestato alla radice!
V
Alla fonte la incontrai.
Mi diede da bere.
La ghermii per il piccolo collo,
la baciai a mio piacimento.
BERBERI DEL RIF (Etnia marocchina)
Che mai sono questi pomi
che porto sul petto?
O giovani, venite!
Ciò che bramate
è al di sotto della mia cintura.
GALLA (Etnia etiope)
Cade una goccia : è nuvolo,
la pioggia sta per scendere.
Il dolore di te mi agita,
piango, sto per morire.
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Gobanâ, o codardo
Quanto ancora tremerò per le tue sopracciglia?
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