Semifreddi
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Lettera a Sonja Liebknecht di Rosa Luxemburg
Sonjuscka, mio passerotto,
mi sono tanto rallegrata della sua lettera; volevo rispondere subito, ma avevo proprio molto lavoro che mi ha richiesto un notevole impegno, perciò non potevo prendermi il lusso di scrivere. Poi però ho preferito attendere un’occasione, perché è molto piú bello poter chiacchierare liberamente, solo tra noi.
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Da
"Gerra e pace": epilogo di Leon Tolstoj
Oggetto della
storia è la vita dei popoli e dell'umanità. Afferrare
e abbracciare in modo immediato con la parola, descrivere la vita,
nonché dell'umanità, anche di un sol popolo, appare
impossibile. Gli storici di una volta usavano spesso un solo e semplice
metodo per afferrare e descrivere la vita, che pareva inafferrabile,
di un popolo. Descrivevano l'attività dei singoli uomini
che lo guidavano, e questa attività rappresentava per loro
l'attività di tutto il popolo.
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La
carta di Firenze di
Beppe Grillo
Ci è
venuto in mente di fare la Carta di Firenze perché parta
un nuovo Rinascimento da questa meravigliosa città, di questi
“maremma maiala” che parlano... “maremma maiala”...
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1908-2008:
L’apocalisse differita di Sergio Todesco
Una riflessione
sul terremoto di Messina condotta a cento anni di distanza rischia
di oscillare tra due opposti atteggiamenti: l’ipocrita celebrazione
fondata sull’ottimistico quanto mistificante assunto...
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Santopalato
(primo pranzo futurista)
Subito dopo
la pubblicazione del Manifesto marinettiano i due futuristi Fillìa
e Nicolay Diulgheroff (autore nel '28 del celebre marchio pubblicitario
per l'Amaro Cora con la spirale rossa) presero accordi con Angelo
Giachino, proprietario di un ristorante a Torino...
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FONDAZIONE
E MANIFESTO DEL FUTURISMO (1909)
di Filippo Tommaso Marinetti
Avevamo vegliato tutta la notte - i miei amici ed io - sotto lampade
di moschea dalle cupole di ottone traforato, stellate come le nostre
anime, perché come queste irradiate dal chiuso fulgore di
un cuore elettrico.
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Le
vergini del capitale di
Zygmunt Bauman
Il capitalismo
non risolve i problemi, li crea. E ha sempre bisogno di colonizzare
terre inesplorate. Le prime vittime: il popolo dei debitori.
II j'accuse di un grande sociologo e critico della modernità.
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Da
"Papalagi" discorsi del Capo Tuiavii di Tiavea delle isole
Samoa
(Per Papalagi si intende l'uomo bianco, nella lingua
samoana)
[...] Il petto
su cui ondeggia l'onda del respiro, è la dimora del peccato...
Le membra con le quali la vergine ci offre una danza sono peccaminose...,,,,,,,,,,,,,,
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Vuoto
di carità, vuoto di cultura. Un linguaggio senza origini
di
Pier Paolo Pasolini
Il Concordato
della Chiesa col Fascismo è stata una cosa molto grave, allora,
al momento di quella firma che fu una bestemmia al cospetto di Dio:
ma è molto più grave oggi... Il Concordato, ancora
vigente, tra la Chiesa e lo Stato post-fascista è dunque
una pura e semplice alleanza di potere...
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Acculturazione
e acculturazione di
Pier Paolo Pasolini Molti
lamentano [...] i disagi dovuti alla mancanza di una vita sociale
e culturale organizzata fuori dal Centro «cattivo» nelle
periferie «buone» (viste come dormitori senza verde,
senza servizi, senza autonomia, senza più reali rapporti
umani). Lamento retorico...
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Ma
sei proprio duro di comprendonio! di
Daniel Pennac
Insomma, andavo male a scuola. Ogni sera della mia infanzia tornavo
a casa perseguitato dalla scuola. I miei voti sul diario dicevano
la riprovazione dei miei maestri. Quando non ero l'ultimo della classe,
ero il penultimo. (Evviva!)...
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Chiudiamo
le scuole di
Giovanni Papini
Diffidiamo de’
casamenti di grande superficie, dove molti uomini si rinchiudono
o vengon rinchiusi. Prigioni, Chiese, Ospedali, Parlamenti, Caserme,
Manicomi, Scuole, Ministeri, Conventi. Codeste pubbliche architetture
son di malaugurio...
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Discorso
sulla poesia di Salvatore Quasimodo
I filosofi, i nemici naturali dei poeti, e gli schedatori
fissi del pensiero critico, affermano che la poesia (e tutte le
arti), come le opere della natura, non subiscono mutamenti né
attraverso né dopo una guerra...
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Lettera
sulla felicità di Epicuro
Meneceo,
Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza
della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi
del benessere dell'animo nostro. Chi sostiene che non è ancora
giunto il momento di dedicarsi alla conoscenza di essa, o che ormai
è troppo tardi...
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Il
fiume Pof di Paola Mastrocola
Io ho un cane.
Non ce l’ho da molto. È un bel cane biondo pelocorto.
Tipo labrador, ma piu magro. È un piccolo e magro finto-labrador.
L’ho chiamato Perry Bau.
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Tacere
era bello. Ora non più di
Paola Mastrocola
Da qualche anno
compiliamo il Documento di Classe. Fa parte dei nostri « adempimenti
d’inizio anno ». Non so se lo prevedono tutte le scuole,
ma credo di sì; forse però nelle altre scuole potrebbe
anche chiamarsi in qualche altro modo. Da noi si chiama Documento
di Classe...
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Testimonianza
di Erri De Luca
Un giornale
di sinistra mi chiese un commento all'incendio, lasciato consumare,
del campo di concentramento Vulpitta di Trapani dove morirono sei
tunisini. Non lo pubblicò. Era al governo la sinistra e...
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Il
bisogno cambierà tutto di Erri De Luca
Salgo in montagna
con il mio passo muto e mi capita di oltrepassare delle comitive.
Pure in affanno continuano a parlare fitto. È così
semplice mettere il fiato sull’andatura, ma dannatamente difficile
contrastare il ritmo del respiro innestandoci sopra le parole.
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L’ingiusta
supremazia di Erri De Luca
Ho imparato
la lingua americana, non l’inglese, da mia nonna che era dell’Alabama
e si chiamava Hammond. Da lei mi viene il quarto di sangue americano
che ha deciso il formato del mio corpo e l’apparenza. È
rimasto in superficie quel quartino, mai l’ho sentito agitarsi
dentro di me.
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Thrinakie
di Bartolo Cattafi Omero
ne parla perché Ulisse
l’incontrò sul mare,
la Terra dei Tre Capi.
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Come
un gioco di Michele Mancuso
Mi svegliai di soprassalto che passava bassa una
formazione. Poi ne passarono altre altissime, poi altre ancora con
un rombo diverso. Pareva che andassero in tutte le rotte e a tutte
le altezze. Il cielo si era scoperchiato arrovesciandosi con tutte
le stelle dietro le colline...
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Siamo
ladri di Gandhi
Voglio dirvi
che, in certo modo, siamo ladri. Se prendo una cosa della quale
non ho bisogno per mio uso immediato e la tengo, la rubo a qualcun
altro. Oso dire che è legge fondamentale della natura, senza
eccezioni, che la natura di giorno in giorno produce quel tanto
che basta alle nostre necessità
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Povertà
volontaria di Gandhi
Quando mi trovai
trascinato nel tumulto della politica, mi chiesi cosa occorresse
per rimanere intatto dall’immoralità, dalla menzogna,
da quello che si usa chiamare profitto politico. Giunsi alla precisa
conclusione che, se dovevo servire il popolo in mezzo al quale ero
stato gettato a vivere e delle cui difficoltà ero testimone
giorno dopo giorno, dovevo rinunciare a ogni ricchezza, a ogni possesso.
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Chi
controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente
controlla il passato
di George Orwell
[…] la
cosa terribile era che poteva essere tutto vero. Se il Partito poteva
ficcare le mani nel passato e dire di questo o quell’avvenimerito
che non era mai accaduto, ciò non era forse ancora più
terribile della tortura o della morte?
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Il
maestro di Gandhi
[…] Di
libri di testo, di cui sentiamo tanto parlare, non provai mai il
bisogno. Non ricordo neppure di aver fatto molto uso dei libri di
cui potevamo disporre. Non trovo affatto necessario caricare i ragazzi
di grandi quantità di libri. Ho sempre pensato che il vero
libro di testo dell’allievo è il maestro.
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Mister
Pil di
Robert Kennedy
Non troveremo mai un
fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione
nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare
senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice
Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto
nazionale lordo (PIL).
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